Che bello l’Egitto, con le sue sabbie e le sue piramidi, la sua antica storia e complessità. L’attualità contemporanea rendono difficile molto spesso il turismo in questa nazione che per la sua antichità attira visitatori quanto l’Italia, la Francia, la Grecia e altri paesi dove si può toccare con mano le pietre di civiltà passate molto forti e mistiche.
Ebbene sì, l’Antico Egitto era forse più mistico dell’Antica Roma e dell’Antica Grecia messe insieme. Quanti misteri, leggende, curiosità circolano intorno alle piramidi? Alla loro forma, alla loro collocazione e collegamento ai misteri o scoperte astronomiche, fisici e scienziati si sono posti tante domande e avviato tantissime ricerche.
Poi dove non si riesce ad arrivare con la scienza si arriva anche con la letteratura, il cinema, i videogiochi e addirittura anche slot machine come quelle di https://22betcasino.it/, costruite con ambientazioni dentro i cunicoli stretti delle costruzioni destinate a proteggere e rendere visibile il riposo eterno dei faraoni contornati da simboli e raffigurazioni delle divinità a cui credevano. Con queste considerazioni iniziamo il nostro viaggio iniziale.
Piramidi egizie prime generalità
Dopo aver riassunto la bellezza delle piramidi egizie raccontiamo che cosa sono esattamente, tutti le abbiamo studiate a scuole: sono costruzioni architettoniche a forma di piramidi usate come tombe per i sovrani dell’Antico Egitto. Dato che i faraoni rappresentavano le divinità, erano considerati vere e proprie incarnazioni, rappresentavano delle costruzioni sacre da proteggere e mai violare.
Piramide deriva dalla parola greca pyramis, il suo significato era legato anche ad un dolce a base di farro e miele, due alimenti molto nutrienti e usati in antichità.
La punta della piramide ricorda anche la punta della fiamma, del fuoco, potrebbe aver ispirato il nome o una sua definizione, “della forma del fuoco”.
Pensiamo al clima dell’Antico Egitto e al sole molto forte, è vero anche che famose scene e riprese cinematografiche delle antiche piramidi le mostrano in lontananza in un nube invisibile di calore quasi impercettibile oppure punte di fuoco in lontananza.
Gli antichi greci associavano le piramidi al rito funebre
Il Pyramis, dolce che vi abbiamo descritto, era un’offerta per i soldati morti, i commilitoni, pertanto non era impossibile associare questa parola anche alle piramidi che per loro forse era una costruzione dedicata, un monumento più che un luogo sacro di conservazione funebre. Del resto, Pyros secondo gli storici, è collegato anche al frumento, alimento tesoro anche per i romani, i granai dell’Egitto fanno parte della storia di Mosè, quando li apre agli ebrei inizia la lotta contro la sua famiglia adottiva.
Gli antichi greci però non erano solo commilitoni e soldati, filosofi, pensatori, scrittori riuscivano ad arrivare a signifiati più profondi come “cio che va in alto”, per em us, un termine comune tra le due cività e presente anche in un importante papiro matematico, quello di Rhind o Papiro di Ahmes.
Entrando nella lingue egizia, proprio nel suono delle lettere è indicato il significato di trascendenza, salita al cielo, ascensione. La vocalizzazione MR o Mer indicava l’atto di salire non autonomamente ma come risultato di una chiamata soprannaturale, appunto di una divinità.
Solo i Re potevano avere questo privilegio, per questo MR, Pyramis, per em us era collegato a sepolcro del re e per questo era un luogo sacro e protetto non per volontà degli uomini ma degli dei, entrare in una piramide senza permesso era un’offesa agli dei oltre che al faraone.