Maschere e mantelli rossi
Protesta dal forte impatto scenico per gli studenti del Federico II a Napoli; l’obbiettivo del flash mob era quello di sottolineare i costi alti delle tasse scolastiche; i ragazzi hanno indossato maschere con la caricatura di Dalì il noto artista e hanno indossato delle tute rosse, che ricordavano molto quelle dei protagonisti di “La casa di carta” la serie firmata Netflix molto seguita di recente. Il caro scuola in Italia è un argomento scottante e i ragazzi hanno voluto cosi mettere un accento proprio sulle cifre con troppi zeri delle tasse imposte per poter frequentare l’università.
Banconote false al vento
Lo spunto per il loro look da “flash mob” gli studenti lo hanno preso dal serial tv cult “La casa di carta”, e per significare il senso del “caro tasse”, nel cortile della facoltà di Lettere della Federico II a via Porta di Massa, sono state sparpagliate anche banconote finte. L’iniziativa è stata decisa degli universitari dei collettivi Dada e Cau, ovvero il Collettivo auto organizzato universitario di Napoli, che hanno spiegato: “Questo caro scuola sussiste nonostante la Federico II, come ateneo non offra nulla e nonostante questo Paese abbia tagliato un miliardo di fondi in 10 anni da destinare all’istruzione e alla ricerca. Siamo il secondo Paese con il livello più alto di tassazione universitaria in Europa”.
Contro il caro scuola
Gli studenti hanno anche reso noti dettagli su un’iniziativa in programma il prossimo per il prossimo tre maggio e hanno annunciato: “scenderemo in piazza in difesa del diritto allo studio perche’ venga garantito a tutte e tutti e sia libero dalle logiche del merito, della competitivita’ e della speculazione”. La manifestazione avrà luogo sempre a Napoli e partira’ alle 10 da piazza San Domenico. In effetti in Italia studiare costa moltissimo, e le cifre parlano chiaro, a differenza di altri paesi europei dove il supporto agli studenti è più ampio e le scuole molto meno meno dispendiose.