Felipe Massa, l’ex pilota della Formula 1 e Formula E ritiratosi nel 2017, oggi è l’ambasciatore della F1. Con la casa Ferrari ha avuto i suoi trionfi, ma ha anche vissuto tempi poco fortunati, dove nell’intervista ci racconta di quel titolo perso che vorrebbe riconquistare. Il sito https://www.slot10.info/ tra le tante offerte proposte, nell’area delle promozioni si possono avere due ricchi bonus e le vantaggiose offerte dei bookmakers che consigliano i loro pronostici e le migliori statistiche da seguire.
Felipe Massa
Felipe Massa, di origine brasiliana, è quel campione del mondo che ha perso quel titolo nell’anno del 2008 e che nella sua carriera ha corso con la Sauber , la mitica Ferrari e la casa della Williams . Felipe Massa inoltre ha concluso ben 11 vittorie, 16 pole position e 41 podi. Cresce cominciando a correre con i Go Kart, in seguito nell’automobilismo si affianca ad Ayrton Senna e partecipa al campionato brasiliano Formula Chevrolet. Arriva in Europa e si mette a gareggiare nella Formula Renault vincendo sia il campionato italiano che quello europeo, in seguito segna la sua vittoria anche nelle 8 gare della Formula 3000 Euro Series. Così il pilota brasiliano viene interpellato da Peter Sauber e lo ingaggia per correre in Formula 1, ottiene il quinto posto al GP di Spagna, diventa collaudatore ed accanto a Michael Schumacher e Rubens Barrichello apprende maggiore l’esperienza. Con l’arrivo della primavera, puoi arredare il tuo giardino con gusto con un illuminazione doc o mobili di prestigio, che se vuoi averne maggiori informazoni puoi cliccare qui.
In Formula 1 e quel sogno ormai sfumato
Felipe Massa, dopo aver appreso torna alla Sauber e si affianca al pilota Giancarlo Fisichella dove al GP del Belgio e quello del Canada arriva quarto. Sempre intorno agli anni 2000 si trasferisce con la casa Ferrari e corre con il grande Michael Schumacher. Corre con Ferrari 248 F1 dove al Gran Premio di Turchia e quella del San Paolo ottiene la sua prima vittoria e la pole position. Dopo l’incidente di Schumi, arriva Kimi Raikkonen il quale diventa campione, un sogno che nello stesso tempo vorrebbe realizzare anche Felipe Massa, ma in quell’anno del 2008, il brasiliano anche se conquista vittorie e piazzamenti sul podio, nella corsa del Brasile ancora perde il titolo tanto sognato a causa di un ritardo di 7 punti in classifica contro Lewis Hamilton. Infatti, Felipe Massa si può dire che riesce ad arrivare al traguardo dove Hamilton è sesto, ma quei 38 secondi dopo che la Toyota di Timo Glock scivola sul bagnato ecco che Lewis Hamilton giunge invece in quinta posizione, dunque strappa il titolo a Felipe per un punto. Lui che era a poco dal gradino del podio, oltre alla delusione, quella fu l’ ultima vittoria di Felipe Massa in Formula 1.
L’incidente e la fine della sua carriera
In seguito tutto gli va storto, non solo la sfortuna dunque ci mette lo zampino, ma anche quella Ferrari F60 come auto non risulta delle migliori. Alle qualifiche del GP d’Ungheria, il pilota brasiliano viene colpito addirittura da una molla staccatasi dalla Brawn GP di Rubens Barrichello che lo colpisce fortemente alla testa perdendo i sensi e procurandogli un incidente. Qui, Felipe Massa così, viene trasportato in elicottero all’ospedale di Budapest per una commozione cerebrale ed una frattura nella zona sopraorbitale, che per poco non perde anche un occhio. Affronta un intervento per ricostruire la lesione e viene sostituito dal pilota Luca Badoer e Rubens Fisichella. Torna a correre con Fernando Alonso che passa come miglior pilota e dopo otto anni Felipe Massa lascia Maranello e va alla Williams dove si presenta un periodo ancora negativo con le vetture FW38 FW40, da qui, il pilota brasiliano abbandona la Formula 1 e va in Formula E con la Venturi ma con la monoposto full electric arriva al terzo posto a Monaco dopo di chè finisce la sua carriera.
Le parole di Felipe Massa
Oggi si dedica alla famiglia e alla sua passione per il motorsport insieme a suo figlio Felipinho. Ma Felipe Massa, dopo aver ascoltato le parole dell’ex capo della Formula 1, l’imprenditore britannico Bernie Ecclestone, il quale ha ammesso che quella gara di Singapore doveva essere annullata il pilota brasiliano a quel punto agisce legalmente dove ne commenta così: ” Nello sport i risultati sono stati cambiati anni dopo soprattutto se in seguito viene scoperto dolo”. Infatti tutto questo in Felipe Massa risveglia una vecchia ferita su quel Mondiale perso nel GP del Brasile con Lewis Hamilton, dunque per ottenere giustizia, il pilota brasiliano tramite i legali vuole portare alla luce le parole di Bernie Ecclestone, dove quel GP di Singapore quell’incidente di Nelsinho Piquet porta la vittoria per Fernando Alonso che secondo Bernie Ecclestone doveva essere appunto annullato.
L’anno della Renault
In quel contesto, all’epoca, la Renault oltre che alla squalifica di due anni dalla Formula 1 subito anche una sanzione. Inoltre il team di Flavio Briatore e Pat Symonds, per la società della Fia quel risultato del GP di Singapore non si poteva assolutamente annullare per l’assegnazione dei premi. Per Bernie Ecclestone che dichiara di voler proteggere lo sport dallo scandalo, ha fatto delle dichiarazioni in merito ad una regola in particolare per la quale il risultato sportivo del Mondiale diventa intoccabile ed è per questo se Lewis Hamilton aveva vinto quel titolo, quindi Felipe Massa a questo afferma: “ Quando un pilota ha ricevuto il trofeo secondo le norme della Fia, le cose non si possono più cambiare, ma di questo, i legali della Ferrari non me l’hanno mai fatto presente così mi sono rivolto ad altri avvocati che mi hanno sempre confermato che tuttavia non si poteva più far nulla alla questione. Ma mi pare assurdo che dopo 15 anni, Bernie Ecclestone ammette di averlo scoperto senza far nulla per non infangare il nome della Formula 1. Questa situazione mi rattrista perché questo titolo dovevo vincerlo io!”- sottolinea Felipe Massa.
Andare in fondo al caso
Il pilota brasiliano però vuole andare a fondo alla situazione, soprattutto per le norme delle leggi per quanto riguarda la Formula 1, tanto da commentare: ” Bisogna vedere cosa si può fare, ma più che altro per una questione di giustizia e non economica. L’unica giustizia che posso avere è quella dell’annullamento, ma comunque in questi ambienti si vede succedere di tutto, tipo il caso di Lance Armstrong che si è dimostrato dopato e quindi ha perso tutti i titoli”- conclude Felipe Massa. Ma quali sono queste regole dettate dalla Fia? Il diritto a richiedere una revisione scade dopo 14 giorni nel momento in cui c’è una competizione e 4 giorni prima della della premiazione e per il sistema giudiziario della Fia è la Corte d’appello internazionale ed il personale del campionato, dunque non ci sono tribunali a cui rivolgersi. Inoltre tutti i concorrenti conoscono il codice sull’impegno al sottomettersi alla gara sulle decisioni dell’autorità sportiva e sulle conseguenze che ne derivano. A questo punto, il pilota brasiliano non può far nulla, ma solo chiedere un parere del Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna senza poter ottenere giustizia.