È quanto successo nel dopo match tra Liverpool e Napoli, andata in scena al San Paolo mercoledì 3 ottobre. Tanta la paura per il giocatore e centrocampista guineano in seguito a un malore causato da un trama di gioco. Il calciatore, che aveva lasciato il campo in barella mobile, si era accasciato sul terreno dopo circa venti minuti, accusando problemi respiratori. Tempestivo il trasporto prima all’ospedale San Paolo da parte del medico sociale e dalla dirigenza della squadra inglese e poi il trasferimento proprio al Cardarelli per sottoporsi a Tac e risonanza magnetica. Indiscrezioni e sintomi presagivano dei problemi al cuore ma Keita, vigile e collaborativo è rimasto nella struttura per tutta la notte. Secondo quanto riferiscono i sanitari, sono state escluse patologie cardiovascolari in atto. “Il paziente – ha spiegato Ciro Mauro della Utic, Unità di Terapia Intensiva Cardiologica del Cardarelli – ha fatto valutazioni in base alle quali ha ritenuto non necessario di essere trattenuto”.
I ringraziamenti del club inglese a Napoli
Il Liverpool, successivamente e ufficialmente, ha ringraziato la città di Napoli e in particolare i medici e gli infermieri per le attenzioni rivolte al giocatore. I dirigenti del club hanno infatti inviato un messaggio al presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, che lo stesso ha reso pubblico in un’intervista a Lira Tv: “I dirigenti del club del Liverpool ci hanno ringraziato per l’intervento effettuato all’Ospedale Cardarelli sul giocatore Keita, dopo il match con il Napoli al San Paolo. Gli abbiamo salvato la vita”.
Nel match il Napoli ha battuto il Liverpool
Per quanto riguarda la competizione, la partita di Champions League, competizione disponibile a www.infobookmakers.it e valida per il secondo turno, era stata vinta dal Napoli per una rete a zero. Il Liverpool c’è ma c’è anche il Napoli che tira più di 15 volte nello specchio della porta difesa da Alisson. L’uno a zero a firma Insigne arriva proprio al 90esimo su assist di Callejon. Pochi minuti prima solo la traversa aveva negato la gioia del goal ai partenopei su colpo acrobatico di Mertens.