L’Europrogettazione è l’insieme delle attività dirette all’ideazione, stesura e presentazione dei progetti europei, in risposta ad un bando emanato nel quadro di un programma europeo.
Affinché un progetto possa ottenere un finanziamento è necessario che presenti determinati elementi come avere uno spiccato carattere innovativo, un’anima europea ed essere in sintonia con le politiche comuni e con le indicazioni del bando a cui fa riferimento. Ovviamente, l’idea di progetto deve essere coerente con la problematica che si intende affrontare, come ad esempio nel caso di Erasmus+, che nasce proprio per risolvere problematiche afferenti allo sport, al doping, al razzismo, al bullismo ecc.
Per partecipare al bando è necessario che vi sia un partenariato transnazionale con parti che derivano da diversi Paesi dell’Unione. In alcuni casi si dà la possibilità anche a partner non europei, tuttavia di questa possibilità verrà data indicazione nel bando.
Le “calls” che la Commissione Europea pubblica riguardano vari settori d’interesse comunitario e possono coinvolgere sia privati come aziende, associazioni, fondazioni, sia enti pubblici come ministeri, università, comuni, aziende sanitarie.
Europrogettista, formazione e ruolo
L’Europrogettista è colui che possiede un background formativo legato al project management, ha un’ampia conoscenza dei fondi di finanziamento e delle procedure di gestione dei progetti messi a disposizione dall’Unione Europea.
Per diventare un’Europrogettista, sebbene non sia richiesto il conseguimento di uno specifico titolo di laurea, risulta opportuno specializzarsi attraverso percorsi post laurea di più breve durata e altamente professionalizzanti. In questo caso, non solo si garantisce al corsista l’acquisizione di competenze teoriche ma anche pratiche. Inoltre, un master di primo o secondo livello, o un corso di perfezionamento garantiscono l’acquisizione di competenze specifiche che consentono di costruire un Know How di assoluto rilievo spendibile in sede di selezione. Per capire di quali competenze si tratta è sufficiente consultare le materie di un master in europrogettazione.
Spesso chi decide di acquisire questo tipo di titolo accademico opera già in questo settore, a livello nazionale o regionale. Per questa ragione un buon compromesso è dato dalle università telematiche, ossia quelle che si avvalgono della didattica a distanza. Grazie alla possibilità di seguire le lezioni su piattaforme accessibili 24 ore su 24, come ad esempio quella proposta dall’Università Telematica Niccolò Cusano, il corsista riuscirà a bilanciare il lavoro con lo studio.
Per diventare un Europrogettista non è sufficiente specializzarsi ma è necessario che vi siano ulteriori skills funzionali alla professione stessa. Chi decide di approcciarsi a questo settore deve avere una buona conoscenza della lingua inglese, o di altra lingua europea. Deve possedere indispensabili conoscenze legate alla materia di riferimento, oltre che avere una visione a 360° del settore su cui si vuole intervenire, al fine di rendere il progetto sufficientemente dettagliato e convincente. Bisogna possedere buone doti organizzative, oltre che possedere soft skills legate al team working e team building. Possedere attitudini al problem solving e al lavoro sotto stress. Fondamentali saranno le conoscenze relative alle tecniche di budget e rendicontazione e un forte rigore metodologico come project manager. Questo è importante al fine di evitare che vengano commessi errori di carattere amministrativo e/o procedurale che possano in qualche modo inficiare la solidità del progetto e portare all’esclusione dal bando.