Quanto conta il testosterone per la nostra salute
Il testosterone è l’ormone sessuale maschile per eccellenza. Questo nonostante sia presente anche nel corpo femminile. Ma la maggiore presenza di testosterone negli uomini è la discriminante che sancisce le principali differenze sessuali.
Durante il periodo dello sviluppo, infatti, una maggiore concentrazione dell’ormone comporta la comparsa di peli in alcuni punti del corpo, il cambiamento della voce e la maturazione degli organi genitali.
Con il tempo, soprattutto dopo una certa età, l’abbassamento del livello di testosterone è qualcosa di naturale e che avviene gradualmente. Quando si presenta anzitempo, però, probabilmente è il caso di consultare il medico. Quali sono alcuni campanelli d’allarme che possono suggerire un calo del testosterone? Scopriamoli assieme.
Cosa avviene quando il testosterone è basso
Uno dei primi sintomi riguarda il calo del desiderio sessuale. Un altro sintomo che potrebbe attestarne la carenza è la difficoltà ad avere erezioni spontanee. Molti che riscontrano questo problema cercano di favorire la produzione dell’ormone attraverso delle pillole per erezione in erboristeria. Un altro problema cui si potrebbe andare incontro è l’infertilità, visto che parliamo di un ormone strettamente correlato alla produzione di spermatozoi.
Il testosterone favorisce la produzione delle proteine, e di conseguenza, della costruzione della massa muscolare. Un diminuimento del tono muscolare o la difficoltà a mettere su massa muscolare nonostante gli sforzi in palestra potrebbero essere altri sintomi di un livello basso di testosterone.
In generale, un duraturo senso di stanchezza e di affaticamento potrebbero essere legati a questo fattore.
Ma è possibile aumentare la sua presenza nell’organismo in maniera naturale?
Come aumentarlo naturalmente
Sono diversi i fattori che possono incidere sulla produzione del testosterone nel corpo maschile.
Uno dei più importanti riguarda la cura dell’alimentazione. Una dieta varia ed equilibrata sarà un vero toccasana rispetto ad una ripetitiva e restrittiva. Naturalmente sarà importante dosare le porzioni e stare attenti ai consumi di grassi saturi e zuccheri. Alcuni alimenti, soprattutto quelli contenenti vitamina D e zinco, sono noti per le loro proprietà di “integratori sessuali naturali”. Tra questi si annoverano il tonno, i crostacei, alcuni legumi, le ostriche o il tuorlo d’uovo.
Praticare esercizio fisico è un altro punto fondamentale. Grazie ad esso potremo infatti andare a sostituire la massa grassa con quella magra. Sono diversi gli studi che dimostrano una stretta correlazione tra obesità e bassi livelli di testosterone.
Lo stress prolungato tende a farci stare in uno stato di costante allerta. In questa modalità non solo il nostro organismo tende a consumare più velocemente tutte le sue riserve di energia ma a mettere in circolo il cortisolo, l’ormone responsabile dello stato di nervosismo e che ci impedirà di riposare dovutamente.
Il cortisolo va ad inibire la produzione di testosterone. Per combattere lo stress dovremmo intervenire sulle nostre abitudini. Concedersi delle piccole pause durante la giornata potrebbe aiutare, così come dedicare il giusto tempo al riposo notturno. Praticare un hobby è uno dei segreti delle persone che riescono a tenere sotto controllo lo stress nonostante le complicazioni che possono apparire nel corso della vita.